Quando accadono delle calamità, si deve pensare innanzitutto a soccorrere e a mettere al sicuro le popolazioni.
Infatti, non c'è costruzione, struttura, opera d'arte o monumento che possa valere più di una vita umana.
Successivamente si mettono in atto tutti gli interventi per contenere i danni ed infine si procede a bonifiche e ricostruzioni finalizzate al ripristino dell'aspetto originario delle zone devastate dall'evento.
Comunque è importante sottolineare che i beni culturali, nel contesto di un'emergenza, devono essere trattati con riguardo dai soccorritori, non solo per il valore artistico, ma anche per gli aspetti culturali e antropologici che racchiudono. Si tratta infatti di opere che trovandosi quasi sempre nel loro sito originario, ad esempio la chiesa di un piccolo paese, hanno una valenza devozionale e rappresentano la memoria storica di un luogo e della sua comunità.
Ecco appunto la necessità di formare un gruppo di volontari che intende occuparsi della messa in sicurezza del patrimonio culturale, quando se ne presenta la necessità.
Per costituire un gruppo efficiente è necessaria la continua formazione, effettuare nel tempo delle esercitazioni, e, quando sarà necessario, verificare le capacità e le competenze durante le emergenze.
La formazione dei volontari avviene attraverso seminari formativi, corsi di preparazione specifici nei quali si apprendono conoscenze sulle varie tipologie di opere d'arte, la loro catalogazione, le tecniche di primo intervento, le metodologie di imballaggio e di trasporto.
Le esercitazioni sono dei veri banchi di prova, attraverso i quali è necessario cimentarsi per mettere in pratica quanto appreso nei corsi formativi e per mettere a punto le delicate operazioni di messa in sicurezza delle opere d'arte.
L'Associazione da tempo è sensibile alla salvaguardia dei beni culturali, ma solo recentemente è riuscita a costituire un gruppo specializzato, che ha già promosso un seminario ed effettuato esercitazioni.
E' nelle intenzioni dell''Associazione instaurare legami e convenzioni con le chiese e con i musei di Treviglio e dintorni, in modo tale da rendere permanente il rapporto di tutela dei beni culturali.
Il gruppo auspica l'ingresso di nuove persone che abbiano voglia di fare, che abbiano la passione per l'arte e per la cultura e che con autentico spirito volontario abbiano voglia di dedicare tempo alla salvaguardia del patrimonio culturale.