2014: Piovosità’ eccezionale, 1.884 mm. di pioggia, doppiata la media trentennale (916,4 mm.), 164 i giorni piovosi
La stazione meteorologica
La stazione meteorologica
Il 2014 (come il precedente 2013) sarà ricordato per la mitezza delle temperature e per l’estate anticipata a giugno, soprattutto però per la piogge record assoluto da decenni a questa parte. Le previsioni per il 2015 sono di tutt’altro segno, sarà un anno piuttosto siccitoso e con temperature assai più fredde nelle stagioni intermedie (ci sarà per contro una calda estate).


La metodologia delle rilevazioni e delle previsioni - Intanto va ribadito che i dati qui riportati sono quelli rilevati in Treviglio, in tempo reale, dalle apparecchiature in uso ai Volontari della Protezione Civile cittadina, sottolineatura non di poco conto perché tutti possiamo constatare nel corso dell’anno come assai spesso le previsioni generali del tempo divulgate dai media non si siano sempre tradotte con puntuale automatismo qui da noi, è ovvio che non si discostano di molto da quelle lombarde in genere, ma anche quest’anno sono stati numerosi i giorni acclarati di ‘default’, del resto il tempo è bizzarro e si deve metterlo in conto. Per le precipitazioni in particolare, come abbiamo altre volte sottolineato, il dato puntuale è sempre quello locale, che varia a seconda della latitudine e dell’altitudine, le quali fanno si che per restare al territorio di cui Treviglio è al centro, e per fare un esempio, se qui le precipitazioni annuali sono di 900 millimetri (media trentennale), a Lodi (ovvero 25 Km più a sud) sono solo 800 (100 in meno), a Bergamo (22 Km più nord) sono sopra i 1.000 (100 in più).

Questo andava precisato anche per giustificare perché continuiamo a sottoporre ai nostri lettori, da alcuni anni, non solo i dati acclarati nell’anno ma anche le previsioni meteorologiche (soprattutto in ordine alla piovosità) per il nuovo anno, cosa che si fa del resto con tranquillità, dopo aver constatato che, fatta salva la bizzarria propria del tempo, abbiamo sempre registrato più conferme che smentite. Il metodo è quello che i lavoratori dei campi denominano ‘Calendeide’, perché basato sul calendario del mese di gennaio, assunto ad arbitro del tempo dell’intero anno.

L’andamento del clima nel 2014 – La prima cosa da rilevare è l’eccezionale piovosità che si è registrata nell’anno, mentre i giorni di pioggia sono diminuiti da 200 a 164, comunque il 60% in più rispetto alla media trentennale che è di 107 giorni, i millimetri caduti in Treviglio sono stati 1,884,5, a loro volta il 64% in più rispetto ai 1.151,2 millimetri del precedente anno ma addirittura più del doppio rispetto alla media degli ultimi 30 anni che è di 916,4 millimetri. Meno giorni di pioggia ma più millimetri di pioggia caduta hanno fatto si che questa fosse assai più prolungata ed intensa. I giorni più piovosi del 2014 sono stati il 15 novembre (con 85 millimetri caduti), il 26 luglio (81), il 20 aprile (58), il 12 novembre (55) ed il 23 agosto (54). La decade più piovosa dell’anno è stata la seconda di novembre (con 187 millimetri caduti) seguita dalla seconda di gennaio e dalla terza di luglio (con 164 millimetri).

La seconda cosa, anch’essa di forte peso è stata la mitezza delle temperature, tanto da modificare di alcuni millesimi di punto tutti gli indicatori medi trentennali (come si può constatare dall’apposita tabella). Partiamo dalle temperature medie: la minima è stata in media di 11,4 gradi, un punto in più rispetto all’anno precedente (10,3) che già fu mite e di tre punti in più rispetto alla media trentennale; la massima è stata in media di 19,4 gradi, due punti in meno rispetto sia all’anno precedente che rispetto alla media trentennale. Simile scenario per le temperature assolute: la minima (registrata il 29 dicembre) è stata del – 5,3 gradi, migliore di 2 punti e mezzo rispetto alla media trentennale di – 7,76 gradi. La massima (registrata l’11 giugno) è stata di 35,8 gradi, superiore di un punto rispetto al dato dell’anno precedente (34,9) e di un punto e mezzo rispetto alla media trentennale (34,26).

La terza cosa di rilievo, anch’essa comune ad altre recenti annate meteorologiche, è stata lo scombussolamento delle stagioni, con tenui anticipi di primavera già a febbraio ma corposi
anticipi d’estate a giugno, mese nel quale nel 2014, come era stato nel 2013, sono state registrate le temperature assolute più elevate, non più superate né a luglio né ad agosto. Nella prima decade di giugno le temperature medie sono state: 23,3 gradi per le minime e 29,0 per le massime. I giorni con la temperatura assoluta più elevata dell’anno sono stati l’11 giugno, con 35,8 gradi, il 10 ed il 12 con 34,7 e l’8 giugno con 33,2 gradi centigradi. Le due giornate più calde del precedente anno 2013 furono anch’esse rilevate a giugno, il 18 giugno (34,9 gradi) ed il 19 giugno (34,1). Le previsioni per il 2015 – ancora una volta attingiamo dalle elaborazioni dell’agronomo Maurizio Monzio Compagnoni elaborate secondo le regole di saggia prudenza proprie degli agricoltori, che abbiamo altre volte illustrate (peraltro di solito ‘azzeccate’) e che ancora precisiamo. Su un quadernetto, ma sempre più spesso nel computer) gli agricoltori riportano fedelmente il comportamento atmosferico dei primi 12 giorni dell'anno: se il cielo è sereno oppure nuvoloso, se piove, quanto piove, ecc: E poi continuano le rilevazioni nella seconda dozzina di giorni. Ciò che è rilevato nel giorno 1 e nel giorno 13 è molto probabile che rispecchierà il comportamento del tempo nel mese di gennaio. Ciò che si rileva nel giorno 2 e nel giorno 14 è lo specchio della meteorologia di febbraio, e così via, il 3 ed il 15 sono lo specchio dei comportamenti del mese di marzo; il 4 ed
il 16 quelli di aprile; il 5 ed il 17 quelli di maggio; il 6 d il 18 quelli di giugno; il 7 ed il 19 quelli di luglio; l'8 ed il 20 quelli di agosto; il 9 ed il 21 quelli di settembre; il 10 ed il 22 quelli di ottobre; l'11 ed il 23 quelli di novembre; il 12 ed il 24 quelli di dicembre e poi, dice un antico proverbio contadino, "arriva san Paolo Converso e tutto va di traverso"; c’è una prova d’appello, ci dice ancora Maurizio Monzio Compagnoni, ed è quanto si registra nel fine mese, nei freddi “4 giorni della merla” che saranno a loro volta lo specchio dell’andamento meteorologico delle incombenti stagioni.

Sulla base delle puntuali rilevazioni queste sono le previsioni: il 2015 sarà probabilmente un’annata, per la nostra zona, con scarse precipitazioni dopo due anni consecutivi di precipitazioni abbondanti persino più del doppio della media pluriennale. In particolare vi sarà una Primavera inizialmente fredda con precipitazioni abbondanti solo verso la fine di aprile. Seguirà un’Estate che potrà essere calda e umida ma senza precipitazioni se non verso la fine di agosto; potrebbero invece, durante tutto il periodo, verificarsi dei violenti temporali ventosi, asciutti o con locali e violenti grandinate. L’Autunno si evolverà piuttosto asciutto con alternate ma scarse precipitazioni con un anticipo di freddo. La scarsità delle precipitazioni proseguirà per tutto l’Inverno che sarà ventoso e freddo. La speranza del mondo contadino è che queste previsioni vengano stravolte perché per l’agricoltura altrimenti si profila un’annata assai difficile per la scarsità delle precipitazioni e per i violenti temporali.

Per chi è più interessato al comportamento del tempo di un determinato mese, questa la previsione: febbraio: inizio variabile freddo, fine bello con poche precipitazioni; marzo: inizio bello freddo, fine piovoso con poche precipitazioni; aprile: inizio asciutto ventoso, fine pioggia abbondante; maggio: inizio bello poi variabile con poche precipitazioni; giugno: inizio bello caldo, poi umido variabile con poche precipitazioni; luglio: variabile alternato sole opaco, caldo umido con poche precipitazioni; agosto: inizio gran caldo poi temporali forti con grandinate; settembre: inizio caldo umido fine alternato con pioggia leggera; ottobre: inizio bello velato asciutto, poi poca pioggia; novembre: alternato inizio umido nebbioso poi bello, segue poca pioggia e fine bello freddo; dicembre: inizio freddo secco, fine variabile con poche precipitazioni.


La stazione meteorologica



Articolo di Luigi Minuti pubblicato su "Il Popolo Cattolico" del 14/02/2015


  Inviato da admin   domenica 15 febbraio 2015 - 03:00:00
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